COLLEZIONE

La Cascina Sant’Antonio 

NUMERO INVENTARIO: 27

CATEGORIA

TIPOLOGIA

ANNO

PROPRIETARIO

FONTE

DATA DI RACCOLTA

Febbraio, 2024
La Cascina Sant’Antonio, anche chiamata Cassinetta, è rimasta attiva fino ai primi anni ’50. In quell’epoca vi abitavano alcuni contadini, nonché tre famiglie che vi risiedevano senza occuparsi della produzione agricola: i Garavaglia, i Grecchi e i Bassi, provenienti dai paesi del lodigiano e del magentino, i cui capifamiglia erano operai nel mondo della meccanica locale. La cascina ospitava in quegli anni una quarantina di mucche, qualche maiale e tre cavalli. Il latte prodotto veniva consegnato alla Centrale del Latte di Milano, azienda fondata dal Comune nel 1930. I prati intorno alla cascina erano solitamente adibiti alla produzione di foraggio per gli animali. L’unica eccezione si è verificata nel 1944, quando, data la guerra e la carenza di alimentari, due dei quattro campi sono stati destinati alla produzione del grano: è stata l’ultima volta in cui a Greco si sono svolti i riti della mietitura. Senza più animali, dopo la metà degli anni Cinquanta il fabbricato viene utilizzato come magazzino e il prato circostante viene trasformato in parte nel campo da calcio della Pomense, una delle tre società sportive locali. Questo è il momento immortalato nella fotografia, prima dello smantellamento del fabbricato e dell’inizio dei lavori relativi al progetto “Lotto 46” (cantiere attivo dal 1973 al 1975), realizzato su iniziativa di Gianfranco Mazzani, segretario della DC di Greco, in accordo con la proprietà del terreno (ENI) e il Comune di Milano. L’iniziativa riguardava la costruzione su quell’area delle “Tre Torri”, della scuola secondaria di I grado “Quasimodo” e della piscina “De Marchi”.
M. B.