COLLEZIONE

I chiodi di Borgo Cascina Conti

NUMERO INVENTARIO: 17

CATEGORIA

TIPOLOGIA

ANNO

PROPRIETARIO

FONTE

DATA DI RACCOLTA

Marzo, 2024
Nell’ala destra rispetto all’arco di entrata in Borgo Cascina Conti ci sono ancora i ballatoi e la base di una torretta di metà del Cinquecento con dei resti in mattoni, usata un tempo come torre di avvistamento. Il Borgo Cascina Conti, di fondazione rinascimentale, presentava due corti, una maggiore e una minore; nel mezzo, l’aia con rustici e fienili; le palazzine a ballatoio, più tarde, risalgono al XVII-XVIII secolo. La fotografia della torretta (utilizzata come sfondo della composizione) è stata scattata da Elettra Testoni nel periodo di abbandono della cascina (dall’inizio degli anni Novanta del XX secolo), quando era inagibile, prima che fosse avviato il cantiere per la ristrutturazione (2007). I chiodi sono stati raccolti da Armando Perego, incaricato dalla famiglia Bianchi di Modena, proprietaria dei terreni della cascina, di lavorare come guardiano in loro assenza. Sono stati realizzati artigianalmente in ferro battuto, con sezione quadrata e forma rastremata, come in uso fino al XVIII secolo. I più lunghi servivano a fissare le travi del tetto; quelli più corti a tenere unite le assi. Nel tempo, alcuni chiodi si sono staccati: Armando Perego li ha conservati e donati ad Elettra Testoni, che aveva espresso il desiderio di recuperarli e inserirli in una composizione che raccontasse l’identità materiale del luogo prima della grande trasformazione.
M. B.
“Era una foto che avevo fatto. Adesso c’è quella bella torretta, questa foto la rappresenta quando era brutta, rovinata. L’ho riprodotta, ho fatto un fondo in gesso. Avevo fatto una fotocopia (della foto) su una carta piuttosto leggera e poi l’ho attaccata sopra”
Elettra Testoni